Ridotto all’essenziale, l’attacco minimalista Seven Summits conquista con la sua leggerezza e l’affidabilità assoluta negli skitour classici. Per un’uscita veloce sulle montagne di casa dopo il lavoro, una lunga traversata in vetta o le prime esperienze sugli sci da touring, il Seven Summits dimostra che la semplicità può essere davvero vincente. L’attacco riporta in vetta il vero spirito del low tech. Versatile nell’uso, nonostante l’esplicito minimalismo ha tutte le caratteristiche importanti che ti servono per un tour ben riuscito, grazie alle sue strutture ingegnose e ai materiali di alta qualità. In discesa il Seven Summits si fa apprezzare per l’ottima trasmissione della forza e l’assoluta affidabilità. Il leggero attacco convince anche in fatto di comfort e maneggevolezza: la superficie d’appoggio molto larga e le Step-In Side Towers facilitano l’ingresso del piede. Per far sì che lo scarpone sia ancorato davvero saldamente, il Seven Summits dispone di speciali pin rompighiaccio che allontanano ghiaccio e neve dall’inserto. Inoltre, il puntale è costruito in modo da frantumare e spingere fuori il ghiaccio e la neve che bloccano l’ingresso del piede. Così, non vi sono più ostacoli e si è subito pronti a partire. Per salire comodamente sui terreni ripidi, l’attacco Seven Summits ha un nuovo alzatacco con funzione Speed che offre tre modalità di marcia ed è azionabile con il bastoncino. Chi preferisce può ovviamente azionarlo anche con la mano. Anche l’eccentrico sul puntale è progettato in modo da poter essere regolato con l’impugnatura del bastoncino e sbloccato con la punta dello stesso. Un altro ingegnoso extra è la linguetta del rampante ridisegnata in modo da essere compatibile con il nuovo rampante DYNAFIT con asse Quick-In, che può essere inserito non solo dal lato, ma anche dall’alto. Soprattutto sui terreni impegnativi, infilarli dall’alto è più semplice e rapido. Come tutti gli attacchi DYNAFIT, il Seven Summits è stato creato in Germania ed è prodotto in Europa. Attacco Seven Summits: quando la semplicità è vincente.